Portfolio "Il suono della Luce": secondo posto al concorso EXAREA

Il mio portfolio basato su "Il suono della luce", relativo alla antica dimora abbandonata di Casa Bossi a Novara, ha ricevuto il secondo premio nel concorso internazionale ExArea 2013.  

Questa l'introduzione del progetto e di seguito le foto presentate nel concorso: 

Casa Bossi è un grande caseggiato signorile neoclassico della seconda metà XIX sec. nel centro storico di Novara, opera dell’architetto Alessandro Antonelli (1798-1888), noto per la Mole Antonelliana di Torino.
La casa, commissionata dal nobiluomo Luigi Desanti, fu terminata intorno al 1859. Da quella data passò di mano diverse volte e subì diverse modifiche e rifacimenti. Divenne nota come Casa Bossi dal nome di uno degli ultimi proprietari Ettore Bossi. Nel 1970 furono venduti all’aste la maggior parte degli arredi e da allora vive in uno stato di abbandono.
Oggi il Comitato d’Amore per Casa Bossi si occupa di promuovere un suo recupero, tuttavia la Casa vive in uno stato di silente testimone di fasti remoti e fra le sue stanze e i suoi corridoi il silenzio è sottolineato dalle luci e dalle ombre che invadono gli spazi ormai disadorni.
Le mie foto hanno voluto catturare proprio questo silenzio fatto di spazi, luci ed ombre. Qui la luce e le ombre sembrano produrre una sinfonia e giocano con il silenzio in modo da rappresentare un’anima per la casa, silente testimone della storia di una città.
— Domenico Pescosolido

Di seguito la motivazione della giuria: 

Notevole capacità nell’utilizzo del linguaggio fotografico, soprattutto in riferimento agli eloquenti contrasti fra i bianchi e i neri, che contribuiscono alla buona struttura narrativa del racconto e all’efficace organizzazione della composizione.

The Catacomb

Una nuova avventura, questa volta nella Roma sotterranea delle Catacombe del III sec.

Purtroppo il tempo è stato tiranno e non ho potuto lavorare al meglio, anche perché la visita era per me inaspettata ma molto gradita avendo avuto modo di rivedere vecchi amici e ricordare vecchie storie di un tempo molto lontano.

Photos by: Domenico Pescosolido Music By Butterfly Tea (Beginning of the adventure 2K11) Photos coming soon on www.domenicopescosolido.com All photos with Leica M9 e Voigtlander 35/1.4

Architetture, città, visioni

"Architetture, città, visioni - Riflessioni sulla fotografia" è un libro di Gabriele Basilico edito da Mondadori che ho acquistato e letto nelle poche ore che separano Milano da Roma viaggiando su un Frecciarossa.
Gabriele Basilico ripercorre la sua carriera di fotografo dalle prime esperienze fino alla sua maturità, il libro è del 2007 e quindi credo uno degli ultimi suoi lavori prima della sua scomparsa all'inizio di quest'anno.
Anche se Basilico parte da una fotografia di architettura che sembra non lasciare spazio alla forma artistica, ci tiene invece a sottolineare come

"uno dei compiti della creazione artistica consiste nel rendere visibile, scavando nella realtà e nell'immaginario, qualcosa che normalmente non si vede, che è come se fosse invisibile, ma che naturalmente in realtà esiste."

Egli ci parla di "lentezza dello sguardo", cioè di uno sguardo che mette a fuoco tutto e permette di cogliere ogni particolare, si rifà alla tradizione di Eugène Atget e Walker Evans.

Nel libro si coglie tutta l'evoluzione della Fotografia di Basilico, infatti egli stesso ammette come passa da una fotografia del drammatico, con toni più cupi ad una fotografia fatta di armonia anche nei toni. L'attrazione per l'abbandonato lascia spazio all'esplorazione dello spazio reale. 

Un buon libro per capire il lavoro di un grande fotografo che è partito ad indagare l'uomo dalla misura dello spazio utilizzato, non siamo di fronte ad una pura fotografia di architettura ma questa supera la rigidità degli schemi e diviene un modo per guardare all'uomo e alla sua relazione con il suo habitat,